Messaggio di fine anno e auguri per il 2022 dal presidente regionale CSI Carlo Faraci

Siamo, ormai, agli sgoccioli del 2021! Lasciamo un anno nel quale il mondo dello sport ha ripreso vita ripartendo con entusiasmo e grande emozione, nel rigoroso rispetto dei protocolli sanitari anticontagio e nel senso di responsabilità con cui la gran parte degli italiani ha accolto l’invito a vaccinarsi. L’anno nuovo è alle porte ! Aspettando il 2022 inevitabilmente tante sono anche le speranze, soprattutto dopo un periodo così difficile come quello che il mondo intero sta vivendo da due anni, in tutti gli ambiti della vita sociale e dello sport.

Le nostre società sportive, i gruppi sportivi parrocchiali hanno continuato a vivere situazioni di grande sofferenza, sul versante economico, ma soprattutto nella difficoltà concreta a ricostruire occasioni e nuove modalità di aggregazione e socializzazione. Ma con determinazione finalmente siamo scesi in campo! L’attività sportiva è ripartita, anche se in formato ovviamente ridotto. Abbiamo addirittura ospitato a Grosseto il campionato nazionale di atletica leggera, che ha rappresentato il primo evento di livello organizzato dal CSI in Italia.

L’attività di formazione negli ultimi mesi è stata addirittura più intensa, con iniziative per dirigenti, educatori sportivi, istruttori, arbitri.

Per questo ringrazioicomitatiterritoriali, che attraverso i propri operatori, hanno promosso anche iniziative straordinarie sul territorio, coinvolgendo gruppi sportivi e parrocchie, quando è stato possibile in presenza, ma in alcuni casi in modalità online.

Ringrazio di cuore gli arbitri, i giudici di gara, i tecnici, gli istruttori, gli educatori sportivi, che dopo un anno di fermo hanno ripreso a svolgere il proprio ruolo con entusiasmo e con la consueta competenza.

Ringrazio le società sportive e i gruppi parrocchiali che in certi casi hanno “gettato il cuore oltre l’ostacolo” affidandosi alla nostra associazione, che ha avuto il merito di mettersi a loro servizio e spesso in ascolto, rispetto alle tante problematiche che hanno dovuto affrontare. Molte di esse, che hanno scelto il CSI per la prima volta, ringraziandoci anche con affettuosi messaggi di incoraggiamento.

Proprio mentre volge al termine il 2021 e ci apprestiamo ad accogliere il 2022, preoccupa l’impennata di contagi da coronavirus causati dalla variante Omicron. Occorre quindi liberarsi, con tutti gli strumenti utili, da questa pandemia; il vaccino era e resta la vera scelta di libertà, senza farsi condizionare dalle varie demagogie e falsità e con la certezza che con il vaccino presto torneremo a vedere definitivamente la luce uscendo da quel tunnel in cui siamo entrati due anni fa.

Con l’ottimismo della volontà stiamo programmando le attività sportive tradizionali, ma anche promuovendo discipline nuove ed emergenti. Ripartiremo, anche riorganizzando in modo ancor più capillare in tutta la regione “Csi in tour – A ciascuno il suo sport”, oggi certamente il più grande progetto di “Sport per tutti” realizzato in Toscana. Il Centro Sportivo Italiano, consapevole delle difficoltà delle associazioni sportive di base, ha messo in campo interventi economici straordinari che permetteranno forti facilitazioni per le affiliazioni, le iscrizioni ai campionati e il tesseramento, per favorire per loro una ripartenza nelle condizioni migliori possibili. Tutto questo sarà inserito in un sistema di servizi sempre più qualificato e diversificato.

L’aspetto economico è sicuramente importante, ma ancor di più lo è l’essere pronti, in ogni momento, a rispondere alle esigenze e ai bisogni delle societàsportiveedelleparrocchiecome puntualmente evidenziato nell’opuscolo illustrativo presentato nel mese di ottobre scorso e che è possibile richiedere presso le sedi dei comitati territoriali.

Un “Csi che guardaal futuro” non può non formulare, per l’anno che verrà. alcuni auspici con la speranza che si concretizzino:

  • che la Regione Toscana, i comuni, le Istituzioni in genere, riservino finalmente allo sport di base, l’attenzione che si merita. Non sono utili interventi a “pioggia”, ma è necessario un sostegno a progetti con forte valenza sociale ed educativa. Quanto è significativa la dichiarazione del ex- campione olimpico Juri Chechi che, celebrando i grandi successi sportivi italiani, con chiarezza dichiarava “Durante questa pandemia l’Italia ha dimostrato di avere gestito lo sport di vertice meglio di altri paesi, ma sullo sport di base ha sbagliato tutto”? Ecco, auspichiamo per il 2022 che alle parole si facciano seguire i fatti.
  • che si riesca a trovare tra enti di promozione sportiva e federazioni sportive un costruttivo dialogo, che ci faccia superare una inutile e controproducente concorrenza, per arrivare a forme di reciproche e proficue collaborazioni. Il Csi Toscana è disponibile per questo. Il nuovo presidente del Coni regionale è certamente molto sensibile su questo aspetto e questo ci fa ben sperare.
  • che lo sport tutto, quello di alto livello e soprattutto quello di base riparta nel segno di una ritrovata unità e collaborazione, per essere davvero a servizio delle nostre comunità, con una più spiccata attenzione alle molte situazioni di marginalità esistenti in Toscana, come nel resto del nostro paese.
  • che il Csi, continui ad essere portatore dei valori per cui è nato quasi 80 anni fa, ossia non semplicemente un’organizzazione sportiva, ma prima di tutto un’associazione di promozione umana attraverso lo sport e per questo diventi ancora di più riferimento per le società sportive di base e parrocchiali.

Mi hanno profondamente colpito le parole che Papa Francesco ha rivolto il 23 dicembre scorso alla curia romana: “Ricordare significa etimologicamente riportare al cuore. La memoria che abbiamo della Tradizione,delle radici, non è culto del passato, ma gesto interiore attraverso il quale riportiamo al cuore costantementeciò che ci ha preceduto, che ha attraversato la nostra storia, ciò che ci ha condotti fin qui……. Ma anché ilricordarenondiventiunaprigionedelpassato,abbiamobisognodiunaltroverbo:generare.L’umilel’uomo umile, ha donna umile – ha a cuore anche il futuro, non solo il passato, perché sa guardare avanti, saguardare i germogli, con la memoria carica di gratitudine. L’umile genera, invita e spinge verso ciò che non siconosce.Inveceilsuperboripete,siirrigidiscelarigiditàèunaperversione,èunaperversioneattualeesichiude nella sua ripetizione, si sente sicuro di ciò che conosce e teme il nuovo perché non può controllarlo,se ne sente destabilizzato… perché ha perso la memoria. L’umile accetta di essere messo in discussione, siapre alla novità e lo fa perché si sente forte di ciò che lo precede, delle sue radici, della sua appartenenza. Ilsuo presente è abitato da un passato che lo apre al futuro con speranza……Tutti noi siamo chiamatiall’umiltà perché siamo chiamati a ricordare e a generare, siamo chiamati a ritrovare il rapporto giusto con leradici e con igermogli”.

Anche noi del Csi siamo chiamati a generare il futuro, che era anche il titolo delle nostre ultime assemblee elettive, forti della nostra capacità di essere umili. E’ questo l’auspicio che faccio per il 2022 in primis a me stesso e a tutti noi impegnati in questa bella associazione.

Quindi rivolgo a tutti voi, alle società sportive, ai gruppi parrocchiali, ai circoli, agli amministratori pubblici, agli amici del Coni, delle federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva, ai componenti della direzione e del consiglio regionale del Csi, ai componenti delle commissioni tecniche dell’associazione, agli arbitri e giudici di gara, agli educatori sportivi i migliori auguri di un 2022 finalmente ricolmo di serenità.

Un 2022 che sia sì un nuovo anno, ma soprattutto per ciascuno di noi un anno “nuovo” e di una“luce”ritrovata.

CarloFaraci

Presidente CSI Toscana

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