Domande frequenti e relative risposte in merito alla ripresa dell’attività sportiva

FAQ Comunicato n°9 e 10


Perché il CSI di Firenze può ripartire con i campionati per alcune categorie?
Gli enti di promozione sportiva possono promuovere manifestazioni di preminente interesse nazionale come da provvedimento ufficiale del CONI. Tali manifestazioni sono quelle delle categorie agonistiche, consultabili QUI.

La mia società sportiva può già iniziare gli allenamenti?
Per poter iniziare gli allenamenti deve avere in ordine tutti i requisiti elencati nel comunicato n°9 consultabile QUI

Se una società ha tutti i requisiti in regola può fare regolare allenamento?
Si, con tutti i requisiti in ordine si può fare allenamento in maniera ordinaria.

Se una società ha tutti i requisiti in regola si possono utilizzare gli spogliatoi?
Si, anche utilizzando le docce, nel rispetto del protocollo CSI vigente consultabile QUI
Si consiglia la lettura della FAQ n°8 del dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Di chi è la responsabilità del rispetto di questi requisiti?
La responsabilità è sempre del legale rappresentante della società sportiva tranne nel caso in cui l’atleta e/o dirigente dichiari il falso sull’autocertificazione da consegnare ad ogni allenamento o gara. In quest’ultimo caso ricade sulla persona che ha dichiarato il falso.

E’ necessario l’invio/consegna dell’adempimento dei requisiti al comitato CSI?
No, tutte le attestazioni del rispetto dei requisiti saranno da fornire in caso di controllo delle forze dell’ordine o di altri organi deputati. Il CSI può chiedere verifica del rispetto dei requisiti alle società sportive.

Se una società sportiva può fare allenamento solo alle 21.30, come fare con il coprifuoco?
Essendo atleti partecipanti a una competizione di preminente interesse nazionale è consentito rientrare a casa dopo le 22. Si consiglia ad ogni atleta di portare con sé una certificazione del proprio tesseramento, un’attestazione d’iscrizione al campionato nazionale della società e un abbigliamento sportivo addosso o nella borsa. Si consiglia la lettura della FAQ n°26 del dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Se una squadra ha tutti i requisiti in regola e vorrebbe iniziare gli allenamenti ma il gestore abituale del campo/palestra non vuole aprire, come può fare?
Ogni gestore di impianto sportivo ha libertà di scegliere se poter aprire o no, così come ogni comune o provincia hanno la possibilità di applicare restrizioni o imporre chiusure. Il comitato CSI, dopo verifica, può confermare al gestore che decida di non aprire che la società in questione ha tutti i requisiti in regola per accedere all’impianto; non è possibile obbligare il gestore all’apertura se non lo ritiene opportuno.

Che attività sono consentite in zona gialla, arancione o rossa?
Gli allenamenti degli atleti e/o squadre iscritte ai campionati di preminente interesse nazionale sono sempre consentiti. Le manifestazioni di preminente interesse nazionale sono consentite in zona gialla e arancione, sospese in zona rossa.
Gli allenamenti degli atleti e/o squadre non agonisti sono consentiti all’aperto in forma individuale in zona gialla e arancione, sono sospesi in zona rossa.
Le manifestazioni rivolte ad atleti e/o squadre non agonisti e quindi non di preminente interesse nazionale, sono vietate in zona gialla, arancione e rossa.

Cosa succede in caso di positività di un atleta o dirigente?
Secondo le linee guida pubblicate dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, chi è affetto da Covid19 deve comunicarlo immediatamente al gestore dell’impianto e al legale rappresentante della sua società.
Il gestore dell’impianto e il legale rappresentante sono tenuti a verificare immediatamente i contatti con altri utenti. Il gestore dell’impianto e il legale rappresentante sono tenuti ad informare immediatamente tutti gli utenti interessati. Tutti gli utenti interessati dal caso di Covid19 dovranno immediatamente rivolgersi al proprio medico di medicina generale che stabilirà eventuali prescrizioni.
La società non ha ovviamente la possibilità di disporre “quarantene o isolamenti fiduciari o prescrizioni di eventuali test molecolari”.
Ogni medico di medicina generale stabilirà quale sia il percorso da seguire e potrebbero anche verificarsi casi di indicazioni differenti da parte di medici di medicina generale differenti.


Requisito 1: Affiliazione

Come faccio a dimostrare l’affiliazione della mia società al CSI?
E’ possibile stampare l’attestato di affiliazione dall’area riservata della società sportiva nel portale del tesseramento; si consiglia di tenerne una copia disponibile a tutti gli allenamenti e partite.

E’ possibile affiliarsi al CSI in questo momento della stagione per poter partecipare ai campionati?
Sì e grazie al piano di rilancio e resilienza del CSI nazionale si potrà usufruire di un contributo Covid su affiliazione e tesseramento valido dal 1 Febbraio al 31 Dicembre 2021 (a breve pubblicheremo un articolo in merito).


Requisito 2: Tesseramento

Come faccio a dimostrare il tesseramento dei miei atleti?
E’ possibile stampare la lista certificata degli atleti dal portale del tesseramento; sempre dal portale è possibile scaricare una distinta di gioco online oppure tutti i tesseramenti singoli dei giocatori. Si consiglia di tenerne una copia disponibile a tutti gli allenamenti e partite.

Questa sera vorrei fare allenamento di calcio a 5 ma manca il decimo componente: posso chiamare un amico all’ultimo momento?
No, perché possono partecipare all’allenamento solo atleti tesserati per la società sportiva un giorno prima della data dell’allenamento e con visita medica agonistica valida.

E’ possibile fare nuovi tesseramenti?
Sì e si potrà usufruire del contributo Covid valido dal 1 febbraio al 31 dicembre 2021 (a breve pubblicheremo un articolo in merito).


Requisito 3: Iscrizione al “Portale campionati”

Come fare a dimostrare l’iscrizione della mia società a un campionato d’interesse nazionale?
E’ possibile stampare l’attestato d’iscrizione al campionato nazionale CSI direttamente dal portale del tesseramento; si consiglia di tenerne una copia disponibile a tutti gli allenamenti e partite.

E’ possibile fare a questo punto della stagione una nuova iscrizione a un campionato?
Sì, è possibile per i campionati d’interesse nazionale.


Requisito 4: Categorie d’età

Possono allenarsi in forma ordinaria tutte le squadre di tutte le società?
No, solamente quelle delle categorie pubblicate dalla direzione tecnica nazionale CSI che riguardano gli atleti agonisti e che partecipano ad eventi di preminente interesse nazionale.
Si suggerisce di prestare attenzione alla tabella pubblicata dal CSI nazionale dove è specificata l’età di inizio dell’agonismo per ogni sport: è consultabile QUI
L’ultimo aggiornamento ha portato all’allineamento dell’età agonistiche del CSI con quelle delle singole federazioni dei vari sport.

Chi non rientra in queste categorie cosa può fare?
Può continuare ad allenarsi in forma individuale e all’aperto salvo nuove disposizioni. Attualmente non è prevista nessuna attività o competizione diversa per gli atleti non agonisti.


Requisito 5: Visita medica agonistica valida

Chi deve raccogliere e conservare le visite mediche?
Il responsabile delle visite mediche di tutti gli atleti è il legale rappresentante della società sportiva, deve conservarle lui stesso. Si consiglia di tenerne una copia disponibile a tutti gli allenamenti e partite.

Per fare allenamento ordinario relativo agli eventi di preminente interesse nazionale è obbligatoria la visita medica agonistica?
Sì, per gli atleti agonisti e deve essere valida. E’ obbligatoria, così come il rispetto di tutti gli altri requisiti e del protocollo CSI.

Chi è stato affetto da Covid19 deve rifare la visita medica agonistica?
No, è necessaria una rivalutazione Return to play come da linea guida del servizio sanitario regionale. Senza questi accertamenti la visita medica agonistica risulta non valida. Gli accertamenti vanno fatti obbligatoriamente nello stesso centro che ha rilasciato la visita. Le circolari del servizio sanitario sono consultabili QUI

Per gli atleti non agonisti è necessaria la rivalutazione?
No, per gli atleti con visita medica non agonistica o visita del pediatra (libretto verde) non è necessaria rivalutazione. Al momento detti atleti possono allenarsi in forma individuale e all’aperto.

Se un atleta ha avuto il Covid19 ed effettua nuovamente la visita medica agonista invece della rivalutazione può allenarsi/giocare?
No, è necessaria la rivalutazione.

Se un atleta ha la visita medica scaduta ed è stato affetto da Covid19, è sufficiente che rifaccia la visita?
No, la visita medico agonistica va fatta perché scaduta ma a questa va aggiunta la rivalutazione poiché l’atleta è stato affetto da Covid19.

Se l’atleta ha la visita medica scaduta e dopo la scadenza ha avuto il Covid19, deve fare la rivalutazione?
Si, tutti gli atleti che sono stati affetti da Covid19 devono fare gli accertamenti per avere l’idoneità medica agonistica.

Se un atleta non mai fatto la visita medica agonista ed ha avuto il Covid19, deve fare anche la rivalutazione oltre alla visita?
Si, tutti gli atleti che sono stati affetti da Covid19 devono fare gli accertamenti per avere l’idoneità medica agonistica.

E’ possibile fare la rivalutazione post Covid19 immediatamente dopo la guarigione?
No, per fare la rivalutazione è necessario aspettare 30 giorni dalla negativizzazione (tampone risultato negativo) o dalla fine dell’isolamento domiciliare fiduciario di 21 giorni con attestazione ufficiale AUSL.

Se un atleta non è sicuro di aver avuto il Covid19 deve fare la rivalutazione?
Deve fare la rivalutazione solamente l’atleta a cui è stato certificato il Covid19.

Se un atleta dichiara di non avere avuto il Covid19, ma in realtà ne è stato affetto e gli è stato notificato dal servizio sanitario, il presidente della società sportiva ha responsabilità?
No, la responsabilità è dell’atleta che ha dichiarato il falso sull’autocertificazione.

L’allenatore deve fare la visita medica agonistica?
C’è l’obbligo della visita medica agonistica solo per i tesserati come atleti dall’età prevista da ogni disciplina. Le società sportive possono richiedere la visita medica sportiva agonistica per gli allenatori se ritengono che il loro impegno in campo/palestra lo richieda.


Requisito 6: Protocolli sanitari e Operatore accoglienza

Che differenza c’è tra l’operatore di accoglienza, il Covid Manager, il responsabile Covid e l’operatore sicurezza Safe Sport?
Nessuna. 

Chi è l’operatore d’accoglienza?
L’operatore d’accoglienza è una figura nominata dal presidente della società che si deve preoccupare di far rispettare il protocollo agli allenamenti e alle partite inclusa la raccolta delle autocertificazioni di atleti, allenatori e dirigenti presenti. Si consiglia la nomina scritta da parte del presidente e di tenerne una copia disponibile a tutti gli allenamenti e partite.

L’operatore d’accoglienza deve essere presente ad ogni allenamento e partita?
Sì. L’operatore d’accoglienza deve essere presente per ogni allenamento o partita di ogni squadra per tutta la durata dell’attività.

Qual è il protocollo CSI vigente?
Il protocollo vigente è quello del 4 settembre 2020. A QUESTO LINK sono consultabili i protocolli dettagliati di ogni disciplina individuale, dove previsti.

Possono essere nominati più operatori di accoglienza?
Sì, la nomina può essere anche sostituita ogni volta che ce ne è bisogno. L’importante è che sia presente e che ci sia nomina dal presidente scritta e disponibile in caso di controllo.

La nomina dell’operatore di accoglienza va fatta per ogni singola squadra della società o ne basta una valida per tutta la società?
Possono rispettare i requisiti entrambe le casistiche ma dipende dalle esigenze e necessità della società. Un operatore di accoglienza deve essere presente per tutta la durata degli allenamenti o partite di tutte le squadre della società.

L’operatore d’accoglienza può esser un giocatore?
Sì, può essere chiunque purché tesserato e quindi autorizzato all’accesso all’impianto sportivo.

L’operatore d’accoglienza deve fare l’autocertificazione?
Sì, come ogni persona con l’autorizzazione ad entrare nell’impianto sportivo.

L’autocertificazione ogni quanto va fatta?
Tutti devono fare una nuova autocertificazione ogni volta che entrano nell’impianto sportivo per allenamenti o gare e questa va conservata per 14 giorni.

Nel caso in cui un atleta/dirigente abbia avuto contatti con un soggetto positivo negli ultimi 14 giorni, ma risulti negativo al tampone, può entrare in campo/allenarsi?
Sì, se non ha ricevuto nessuna notifica o restrizione da parte dell’AUSL.
Non si dovranno barrare delle caselle sull’autocertificazione che dichiarano il falso (c’è il rischio penale). Dichiarare quindi sempre il vero, magari allegando in questo caso l’esito negativo del tampone.

Chi controlla, ritira e conserva le autocertificazioni alle partite?
Le autocertificazioni vengono controllate, ritirate e conservate dall’operatore d’accoglienza della squadra prima nominata.

L’addetto al defibrillatore deve fare l’autocertificazione?
Sì, come tutte le persone autorizzate all’ingresso in campo. Come in precedenza, l’addetto al defibrillatore può anche non esser tesserato. In caso la partita finisca oltre l’orario imposto dal coprifuoco, si consiglia di fornire all’addetto al defibrillatore una distinta di gioco da esibire in caso di controllo.

E’ obbligatorio fare un corso per fare l’operatore d’accoglienza?
No, non è obbligatorio ma è fortemente consigliato. CSI Academy ne propone uno, al costo di 10 euro per i tesserati CSI. Sono 5 ore di registrazione da poter visionare offline, anche in modo spezzettato.
Ecco il link del corso: https://ceaf.csi-net.it/iscrizioni/10021/a8fca04d434162eb52e3e0bfb1e33e48

E’ obbligatorio fare un tampone prima dell’allenamento o gara?
No, non è previsto dai protocolli applicativi del CSI nazionale l’obbligo di tampone prima degli allenamenti o gare.


Requisito 7: Qualifiche allenatori o istruttori da certificare su https://percorsi.csi-net.it/

Se l’allenatore o istruttore non può essere presente, si può fare allenamento o la partita?
No, è un requisito necessario.

E’ sufficiente aver fatto un qualsiasi corso da allenatore o istruttore?
No. Il corso da allenatore può esser stato fatto tramite un ente di promozione sportiva (CSI, UISP ecc.) o tramite la federazione di riferimento (FIGC, FIPAV, FIP.. ecc.). Deve essere un corso da allenatore giovanile per le discipline giovanili e deve essere open per le discipline open.
L’allenatore deve registrarsi sul portale https://percorsi.csi-net.it/ e validare l’attestato, scaricare l’attestazione di validazione da questo portale. Si consiglia di tenerne una copia disponibile a tutti gli allenamenti e partite.

Una squadra può avere più allenatori iscritti su https://percorsi.csi-net.it/?
Sì, non c’è limite.

Se un aiuto-allenatore è sprovvisto di corso, può entrare in campo/palestra?
Sì, purché sia presente l’allenatore con l’attestato (non può sostituirlo) e purché sia regolarmente tesserato.


Hai altre domande? Scrivi a firenze.segreteria@csi-net.it

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